Fabrizio Bellomo - Arte e Performance
Non è mai nata forse, o meglio, non è mai nata con le ambizioni che abbiamo creduto avesse. Oggi potremmo trovarci ad analizzare i motivi per i quali le controculture siano state fautrici – in quanto movimenti spesso globalizzati – della distruzione di diverse realtà particolari, locali, vernacolari e provinciali.
Gilberto Corretti - Architettura e Urbanistica
Forse la volontà di prevalere sul prossimo. Ma chi ha detto che sia stata uccisa?
Christian Marazzi - Società e Utopia
Quando ero a New York avevo vissuto da dentro questo movimento Underground della New Wave, ero amico di Jean Micheal Basquait e David Byrne. Ad un certo punto ci fu un evento: il PS1, una famosa esposizione che si dice abbia dato avvio alla New Wave, in realtà la sigillò. Questo fu l’evento che uccise la New Wave nella sua natura controculturale.
Luigi Gubello - Tecnologia
Non penso che la controcultura sia morta, essa muta ed evolve. Tra l’altro, forse bisogna parlare di controculture, al plurale. Ultimamente vengono accusati i social network, specialmente Facebook, io stesso ne ho criticato ampiamente alcune scelte.
Gino Castaldo - Musica
Magari è banale ma direi il capitalismo. C’è un mio amico che dice sempre una cosa molto carina, ovvero hanno vinto i cattivi.
Nicolas Martino - Società e Utopia
La sconfitta dei movimenti e il conformismo che ne è seguito, insieme al principio di prestazione che ha invaso le nostre vite quotidiane. Ma non tutto è perduto.
Luca Morici - Società e Utopia
Come già detto, la controcultura degli anni Sessanta e Settanta è stata ampiamente normalizzata e assimilata dalle generazioni che si sono avvicendate. Eppure nuove controculture sorgono e continuano ad alimentare la perenne dialettica tra controcultura e mainstream. Non credo dunque sia possibile parlare di morte della controcultura. Tuttavia in una società liquida, interconnessa e delocalizzata forse è proprio la dialettica tra cultura dominante e controcultura a risultare
attenuata. Da una parte è sempre più complicato circoscrivere oggi quale sia davvero la cultura dominante, dall’altra le controculture si configurano sempre più come fluide, mutevoli, provvisorie e omologabili.
Pablo Echaurren - DesignGrafica e Comunicazione Visiva
Certamente la personalizzazione, l’incapacità di mantenere viva la collettività, il denaro (inteso anche come moneta di scambio dell’ambizione). Bisogna riscoprire un’economia del dono e ritrovare il piacere della gratuità, la gioia del fare senza aspettarsi nulla in cambio.
Nicolas Martino - Società e Utopia
La sconfitta dei movimenti e il conformismo che ne è seguito, insieme al principio di prestazione che ha invaso le nostre vite quotidiane. Ma non tutto è perduto.
Pablo Echaurren - DesignGrafica e Comunicazione Visiva
Certamente la personalizzazione, l’incapacità di mantenere viva la collettività, il denaro (inteso anche come moneta di scambio dell’ambizione). Bisogna riscoprire un’economia del dono e ritrovare il piacere della gratuità, la gioia del fare senza aspettarsi nulla in cambio.
Vincenzo Sparagna - Grafica e Comunicazione Visiva
Nessuno, perché quello che si intende per “controcultura” è assolutamente vivo e non smette di crescere, è la critica alla faccia orribile del presente in cui viviamo.
Gilberto Corretti - Architettura e Urbanistica
Forse la volontà di prevalere sul prossimo. Ma chi ha detto che sia stata uccisa?
Christian Marazzi - Società e Utopia
Quando ero a New York avevo vissuto da dentro questo movimento Underground della New Wave, ero amico di Jean Micheal Basquait e David Byrne. Ad un certo punto ci fu un evento: il PS1, una famosa esposizione che si dice abbia dato avvio alla New Wave, in realtà la sigillò. Questo fu l’evento che uccise la New Wave nella sua natura controculturale.
Nicolas Martino - Società e Utopia
La sconfitta dei movimenti e il conformismo che ne è seguito, insieme al principio di prestazione che ha invaso le nostre vite quotidiane. Ma non tutto è perduto.
Gilberto Corretti - Architettura e Urbanistica
Forse la volontà di prevalere sul prossimo. Ma chi ha detto che sia stata uccisa?
Pablo Echaurren - DesignGrafica e Comunicazione Visiva
Certamente la personalizzazione, l’incapacità di mantenere viva la collettività, il denaro (inteso anche come moneta di scambio dell’ambizione). Bisogna riscoprire un’economia del dono e ritrovare il piacere della gratuità, la gioia del fare senza aspettarsi nulla in cambio.
Gilberto Corretti - Architettura e Urbanistica
Forse la volontà di prevalere sul prossimo. Ma chi ha detto che sia stata uccisa?
Christian Marazzi - Società e Utopia
Quando ero a New York avevo vissuto da dentro questo movimento Underground della New Wave, ero amico di Jean Micheal Basquait e David Byrne. Ad un certo punto ci fu un evento: il PS1, una famosa esposizione che si dice abbia dato avvio alla New Wave, in realtà la sigillò. Questo fu l’evento che uccise la New Wave nella sua natura controculturale.